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Sete di Parola dal 27 ottobre al 2 novembre 2024
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Preleva Sete di Parola della 30ª Settimana (27 ottobre – 2 novembre 2024) del Tempo Ordinario dell’Anno B (109 Kbyte)
30ª Settimana del Tempo Ordinario Anno B
a cura di Don Claudio Valente
Martedì, 29 Ottobre 2024
Liturgia della Parola > Ef 5, 21-33; Sal 127; Lc 13, 18-21
La Parola del Signore …è ASCOLTATA
In quel tempo, diceva Gesù: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo rassomiglierò? É simile a un granellino di senapa, che un uomo ha preso e gettato nell’orto; poi è cresciuto e diventato un arbusto, e gli uccelli del cielo si sono posati tra i suoi rami». E ancora: «A che cosa rassomiglierò il regno di Dio? É simile al lievito che una donna ha preso e nascosto in tre staia di farina, finché sia tutta fermentata».
…è MEDITATA
Davvero di tutti i semi, quello di senapa, simile a una punta di spillo, è il più piccolo. E che cos’è un pugnetto di lievito che scompare nella massa di farina? Però attenzione! Il piccolissimo seme è di tale potenza vitale che nella terra attecchisce e cresce fino ad avere rami robusti che possono ospitare gli uccelli dell’aria. E il lievito, pur perdendosi dentro la massa della farina, è capace di farla tutta fermentare. Così è il Regno di Dio – dice Gesù -, cioè la forza dinamica della sua vita dentro di noi. Sì, il Regno di Dio è il mistero del suo amore che agisce dentro il nostro cuore e, se acconsentiamo a vivere il Vangelo, diventa continua conversione della nostra mente alla mentalità di Gesù, conversione del cuore al suo modo di amare e di agire. Ciò che conta non è certo la potenza, la vistosità, l’efficienza dell’apparato esteriore delle opere. Anzi, guai a cercare questo. Ciò che conta è l’attenzione e la piena apertura al mistero di Gesù, al suo modo di regnare che è servizio d’amore fino a dare la vita. Questo è il Regno! E non fa spettacolo, né chiasso. È piccolezza che misteriosamente esplode dentro la storia, in stupende realizzazioni d’amore. Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi soffermerò a contemplare le meraviglie di Dio nella vita dei santi: come me deboli, piccoli, ma tutti donati alla causa del Regno. Penso a S. Giuseppe Cottolengo, a S. Giovanni Bosco, a Madre Teresa di Calcutta: piccoli “semi” diventati alberi forti che “ospitano” ancora oggi tanti “uccelli” (= uomini, donne, giovani di ogni nazione e stato sociale) in ordine alla salvezza.
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Il nostro lavoro apostolico è solo una goccia d’acqua in un oceano, ma se trascuriamo di versarla, l’oceano sarà meno profondo di una goccia. Madre Teresa
…è PREGATA
O Padre, che, per edificare il tuo regno e portare a compimento l’opera della salvezza, usi strumenti semplici e chiedi la collaborazione degli umili, liberaci dalla mania di grandezza, ma pure dalla sindrome della inadeguatezza. Chiunque viene da Te chiamato non vada in cerca di cose grandi, ma neppure pensi di essere indegno e inadeguato. Se Tu chiami qualcuno, per ciò stesso lo rendi all’altezza e lo custodisci nell’umiltà. Amen.
…mi IMPEGNA
Sei cristiano? Sei un prolungamento di Gesù. Nella pasta del mondo a te il compito e la gioia di far fermentare la massa all’insegna di una mentalità e di uno stile di vita secondo il Vangelo .
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La vostra felicità è nel bene che farete, nella gioia che diffonderete, nel sorriso che farete fiorire, nelle lacrime che avrete asciugato. Raoul Follereau
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