Vangelo di Domenica

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21ª Settimana del Tempo Ordinario
25 – 31 agosto 2024


Da chi andremo, se non da Te?

Può succedere. Magari dopo una cocente delusione, una battaglia impegnativa, un lutto dirompente. O semplicemente come frutto di tiepidezza, con una disaffezione graduale, un dubbio latente o una nuova abitudine. Succede che i cristiani si allontanino, più o meno consapevolmente, dal Maestro di Nazaret, dalla propria religione o dalla fede vissuta.

Possiamo esser certi che Gesù non si scandalizza, né prende a odiarci. Pure ai Dodici si rivolse senza astio: «Volete andarvene anche voi?», ben sapendo che ci avevano pensato.

La verità, a volte, è dura e scomoda. Gesù non l’aveva addolcita né evitata. La sequela di Cristo è impegnativa, oggi come allora. E succede di vedersi in pochi, a volte, a mantenere fede alle promesse e a tornare a scommettere su un Dio che si eclissa, tanto da sembrare assente.

«Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio». Che bella la professione di fede di Pietro. Sì, ci è successo di interrogarci su di Lui. Ma in nessun altro abbiamo trovato quella forza mista alla tenerezza, quella coerenza e quella purezza, quella generosità e correttezza che ti fanno trasparente del Dio che tutti speriamo di veder esistere. In questo tempo terreno non abbiamo prove, ma soltanto indizi. Ce li faremo bastare, per tornare a correre risoluti verso la pace, la gioia, verso di Lui.     

 


SIGNORE, DA CHI ANDREMO?

Signore Gesù,
non ci interessa un mago,
un prestigiatore o un illusionista
capace di prodigi mirabolanti,
che ci divertono ma non salvano
la nostra vita tutta intera.
Non ci interessa un venditore di promesse,
un imbonitore di masse,
un idealista inconcludente
perché vogliamo risposte fattive e concrete
alle nostre domande di senso.
Non ci interessa un percorso
di consapevolezza e autostima
che rischia di farci diventare
più forti ma più cattivi,
più rilassati ma più egocentrici.
Non ci interessa un dio
rigoroso e dispotico
cui obbedire o abbandonarsi
anche quando ciò che chiede
è tutt’altro che ragionevole.

 Abbiamo conosciuto Te
e ci siamo affezionati,
ma soprattutto ci hai appassionati
con la tua autorevolezza e coerenza.
Non potremmo andare altrove,
perché soltanto tu
ci conduci passo dopo passo alla vita piena,
quella che vorremmo per sempre,
quella che è semplicemente
«in Tua compagnia».

      


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